«Il successo del bando in favore dei lucani ‘non metanizzati’ ci impone di fare un passo avanti. Si tratta di un bando che ha avuto un enorme riscontro da parte delle famiglie lucane, che ancora una volta ha sconfitto lo scetticismo diffuso, a dimostrazione che anche in Basilicata si possono fare le cose innovative, per bene e prima di tutti gli altri». Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, sul boom di domande per i contributi messi a disposizione degli utenti che non sono allacciati alla rete del gas metano. Sono utenze che non possono usufruire dello sconto in bolletta del ‘bonus gas’ e quindi sono incentivate a installare impianti domestici di alimentazione energetica da fonti rinnovabili. Sono 6250 le richieste di contributo, per un totale di fondi prenotati di 40 milioni di euro di cui 2,1 mln erogati per impianti già realizzati. Sono intervenuti 283 operatori economici. A gennaio si aprirà la finestra 2024 per altri 48 milioni di euro.
«Dopo 20 anni di nulla – ha aggiunto Bardi – abbiamo usato i soldi del petrolio per fare la transizione energetica. Con i fatti, con tante risorse, con il lavoro del dipartimento ambiente e la lungimiranza dell’assessore Cosimo Latronico».
Secondo il presidente lucano, «in soli cinque anni possiamo dare l’autosufficienza energetica a tutte le famiglie lucane non coperte dalla metanizzazione. Per questo motivo – ha detto – vogliamo rendere strutturale questa misura, allargarla anche a chi vuole staccarsi dalla rete del metano e dare anche alle tante imprese e ai tanti professionisti una prospettiva di lavoro e di sviluppo nel tempo, senza ripetere gli errori del Superbonus. Non ci credeva nessuno, noi lo abbiamo fatto. Dopo il bonus gas e il bando non metanizzati, adesso toccherà all’acqua. E poi al carburante. Siamo al lavoro per i lucani. Il mio unico interesse si chiama Basilicata’».