Se alcuni anni fa mi avessero chiesto quale fosse il più importante elemento distintivo di un essere umano, avrei risposto: l’intelligenza. Le numerose esperienze vissute nel tempo pero, impediscono di sostenere questa affermazione.
Appare inevitabile invece individuare una costante caratteristica, sebbene occultata, che è maggiormente rappresentativa. Il suo nome è ipocrisia. Esprimere ciò di cui non si dispone è ipocrita. Esprimere valori o qualità morali che non si possiedono è come cercare di occultare con della vernice una superficie grezza, che rimane tale appena si rimuove la sua debole copertura.
Allo stesso modo una democrazia dichiarata a gran voce, esprime un concetto ipocrita in un contesto sociale dove vige al contrario un regime totalitario. Come poter negare una realtà resa evidente dalle anomalie di un sistema che nega alle persone” diverse” di poter non uniformarsi alle norme intellettuali, culturali, sociali, dettate dalle presunte democrazie, pena il licenziamento, l’impoverimento la vessazione.
Come definire gli strumenti mentali che, anche se appaiono meno aggressivi rispetto a quelli adottati da un regime dittatoriale, ottengono gli stessi risultati repressivi. Nel nostro Paese definito libero, democratico, la gente ha paura di esprimere quello che pensa. Anzi ancora peggio viene impedito ai lavoratori di esprimere un parere diverso da quello consentito dal pensiero unico, obbligato e imposto dalla squadra di comando. Ai medici viene impedito di esprimere pareri dissenzienti rispetto alla così detta terapia vaccinale.
Agli psicologi anche. Ai lavoratori delle aziende del farmaco vien chiesto di firmare un impegno comportamentale che non sia difforme dalle idee del pensiero dominante, imposto non solo dai titolari del posto di lavoro. Il potere al popolo è ormai una espressione così consunta che può solo esprimere un genuino esempio di ipocrisia di cui si avvale il potere. Ebbene questo sistema di comando sa molto bene che non tollerare le diversità di opinione e non possedere gli strumenti cognitivi per discuterne, ma solo impositivi, è molto probabile che spinga il popolo ad abbracciare l’anti intellettualismo del pensiero unico e la via del totalitarismo.
Un segno di resa che la gente mostrerà nel momento in cui risponderà con reazioni istintive a strategie di logica che i tiranni sanno molto bene come attuare per trascinare un gregge che non pensa, in qualsiasi direzione. Un ulteriore danno che si somma ai tanti somministrati fino ad ora alla gente. Una fase iniziale di un progetto che ormai in tanti hanno compreso, ma che non risveglia alcuna ribellione o moto di disappunto. Sarebbe probabilmente più utile studiare i motivi di tale passiva accondiscendenza, unta di false motivazioni giustificative che fanno più male di una esplicita posizione contraria.
Stiamo assistendo alla più grande aggressione subita dall’essere umano e alla sua inaudita passiva sottomissione. Verniciata con un piccolo pennello di grande ipocrisia. Siamo ormai oggetti metallizzati nelle mani di forsennati deviati mentali che hanno imposto ai corrotti sodomizzati del nostro Paese, per ora preservati, la marchiatura sottocutanea di ogni essere umano, utile a disintegrare chi si ribella alle imposizioni della banda.
UGO LOMBARDI