«Se non esistono più le condizioni per proseguire, per tenere fede al patto stretto con i lucani, è doveroso da parte mia un passo indietro». Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Lega, Donatella Merra, in una riflessione politica in cui anticipa le sue possibili dimissioni, al momento non ancora comunicate. «Purtroppo, da tempo sono ormai venute meno le condizioni minime di autonomia e di autorevolezza necessarie a raggiungere traguardi ambiziosi – ha scritto – ma sicuramente alla nostra portata. Al momento di raccogliere le principali sfide o semplicemente fronteggiare, con alto senso di responsabilità, emergenze e priorità invocate da tutto il territorio non ci si può ridurre, o meglio, non si possono ridurre alcune parti politiche alla mera gestione dell’ordinario. Non ci sono più le condizioni per esercitare pienamente e degnamente il mio mandato politico».
Secondo Merra, «la Basilicata aveva deciso di cambiare scegliendo persone in grado e con la volontà di sovvertire un destino apparentemente segnato con la forza delle grandi opere e delle scelte coraggiose; se questo principio è venuto meno si sta tradendo il mandato che ci era stato consegnato dai cittadini, i quali hanno creduto nel rinnovamento e nella trasformazione dopo decenni di ossificazione del quadro politico e sociale. È giunta l’ora – ha sottolineato – di essere franchi con noi stessi e con i lucani. È necessario avviare una schietta e onesta riflessione politica che riporti al centro del dibattito pubblico gli interessi della Basilicata, dei cittadini, delle comunità e dei territori. Da questi ultimi ci si sta allontanando per inseguire vecchie e logore logiche di Palazzo che squalificano la nostra missione, quella di dare ai lucani un futuro di sviluppo e di crescita economica e occupazionale non più procrastinabile».
Aggiunge Merra che «sta venendo meno quello slancio indispensabile a concretizzare i grandi progetti e i grandi investimenti di cui la Basilicata non può fare più a meno, pena lo scivolamento verso maggiore arretratezza e isolamento”. E se ”rinnovata centralità nelle trattive ministeriali la Basilicata ha acquisito, con notevoli risultati sul piano degli investimenti, non è pensabile inibire questi processi virtuosi ai Tavoli regionali, quelli delle massime decisioni e delle scelte strategiche».